Devo farmi rilasciare la procura alle liti da un cliente. Stante però il momento storico che viviamo, non mi è possibile incontrarlo personalmente. Che metodo potrei usare per risolvere il problema?
Posto che sul punto nelle ultime settimane si sono susseguite diverse interpretazioni della normativa vigente, nonché diverse teorie su come aggirare la problematica descritta; in fase di conversione del Decreto Legge 18/2020 al Senato è stato approvato un maxiemendamento all’art. 83, che prevede – fra l’altro – l’inserimento di un comma 20-ter; tale comma prescrive: “Fino alla cessazione delle misure di distanziamento previste dalla legislazione emergenziale in materia di prevenzione dal contagio COVID-19, nei procedimenti civili la sottoscrizione della procura alle liti può essere apposta dalla parte anche su un documento analogico trasmesso al difensore, anche in copia informatica per immagine, unitamente a copia di un documento di identità in corso di validità, anche a mezzo strumenti di comunicazione elettronica. In tal caso, l’avvocato certifica l’autografia mediante la sola apposizione della propria firma digitale sulla copia informatica della procura. La procura si considera apposta in calce, ai sensi dell’articolo 83 del codice di procedura civile, se è congiunta all’atto cui si riferisce mediante gli strumenti informatici individuati con decreto del Ministero della giustizia.”
Qualora, come sembra plausibile,
l’emendamento de quo venisse approvato anche alla Camera, questa
procedura risolverebbe in toto la problematica.
A cura di Luca Sileni – Avv.to iscritto all’ordine di Grosseto referente informatico dell’ODA di Grosseto e Segretario del Centro Studi Processo Telematico
Con queste FAQ cerchiamo di rispondere ai principali dubbi degli operatori che sono alle prese con la gestione dei nuovi obblighi introdotti. Gli argomenti oggetto delle FAQ saranno trattati su questo portale anche in maniera più approfondita. ?
Fonte: Sistemiamo l’Italia