All’interno del recente decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 (denominato “codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”) è stata inserita una specifica disposizione attinente al deposito con modalità telematiche nelle procedure concorsuali.
Come sappiamo, sino ad oggi, l’art. 16 bis D.L. 179/2012 si era occupato di dette procedure solo per prevedere l’obbligatorietà della trasmissione telematica “degli atti e dei documenti da parte del curatore, del commissario giudiziale, del liquidatore, del commissario liquidatore e del commissario straordinario” (si veda il terzo comma dell’articolo in parola).
Orbene, in virtù della disposizione di cui all’art. 360 del decreto legislativo in esame, all’interno dell’art.16 bis – con efficacia però a partire dal 15 agosto 2020 – è stato inserito il comma 4 bis: “Nei procedimenti giudiziali diretti all’apertura delle procedure concorsuali, in ogni grado di giudizio, gli atti dei difensori e degli ausiliari del giudice, nonché i documenti sono depositati esclusivamente con modalità telematiche, nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici. Si applica il secondo periodo del comma 4. Per il ricorso per cassazione, la disposizione acquista efficacia a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del provvedimento del responsabile dei sistemi informativi automatizzati del Ministero della giustizia, da adottarsi entro un anno dall’entrata in vigore del codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, adottato in attuazione dell’articolo 1 della legge delega 19 ottobre 2017, n. 155, attestante la piena funzionalità dei servizi di comunicazione.”
Non solo, quindi, dalla seconda metà del prossimo anno le procedure concorsuali diverranno integralmente e obbligatoriamente digitali, ma farà la sua apparizione anche un primo esempio di procedimento digitale dinanzi alla Corte di Cassazione.
A cura di Luca Sileni – Avv.to iscritto all’ordine di Grosseto referente informatico dell’ODA di Grosseto e Segretario del Centro Studi Processo Telematico
Fonte: Sistemiamo l’Italia