Le misure introdotte dal Governo nel D.L. “anti-virus” prevedono l’estensione alle imprese in difficoltà della moratoria su mutui e prestiti, nonché la sospensione dal pagamento di rate correlate a debiti tributari pregressi. Ci si chiede come impatteranno suddette misure sulla valutazione degli indici di settore proposti dal CNDCED.
Caratteristica
degli indici di settore è quella di esprimere un risultato sull’azienda
analizzata complessivamente, ovvero procedendo ad una valutazione di insieme.
Se ci
soffermiamo al calcolo dell’indice di adeguatezza patrimoniale,
piuttosto che all’indice di indebitamento previdenziale e tributario, è
indubbio che gli stessi, a fronte del “congelamento” dei debiti in essere, siano
destinati a mostrare risultati peggiorativi e al di sopra delle soglie di
settore.
Ad esempio, per il settore della ristorazione, in presenza di debiti per euro 350.000,00 e patrimonio netto uguale a 10.000,00 euro, l’indice di adeguatezza patrimoniale risulterebbe positivo, diversamente sarebbe negativo, qualora i debiti ammontassero a 450.000,00, a fronte della soglia fissata a 4.2 punti percentuali.
È pur
vero che la sospensione del debito in questione eviterebbe, nello stesso periodo,
un’uscita finanziaria per euro 100.000,00, impattando positivamente sul calcolo
dell’indice di liquidità, come sull’indice di ritorno liquido
dell’attivo.
Si
ritiene dunque che l’applicazione di tali misure necessita di riflessioni ai
fini della valutazione della crisi dell’impresa, anche in virtù di quanto
stabilito dal terzo comma dell’art.13 secondo cui “l’impresa che non ritenga
adeguati, in considerazione delle proprie caratteristiche, gli indici elaborati
a norma del comma 2, ne specifica le ragioni in nota integrativa al bilancio di
esercizio e indica, nella medesima nota, gli indici idonei a far
ragionevolmente presumere la sussistenza dello stato di crisi”.
A cura di Nicola Lucido – Dottore Commercialista in Pescara, Dottore di ricerca in Economia Aziendale, Ricercatore area aziendale Fondazione Nazionale dei Commercialisti.
Con queste FAQ cerchiamo di rispondere ai principali dubbi degli operatori che sono alle prese con la gestione dei nuovi obblighi introdotti dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Gli argomenti oggetto delle FAQ saranno trattati su questo portale anche in maniera più approfondita.
Fonte: Sistemiamo l’Italia