La nostra attività è organizzata con tre diverse strutture societarie: due aziende agricole che coltivano rispettivamente una dei vigneti in biologico e una vigneti in convenzionale e una cantina di trasformazione e commercializzazione che è una srl commerciale. Sono tre aziende diverse ma costituiscono un unico gruppo di lavoro e spesso il personale fa una attività promiscua. Il Contratto di rete può aiutare?
La legislazione sulle reti di impresa viene in aiuto nella soluzione di una tematica così frequente in agricoltura con l’istituto dell’assunzione congiunta previsto all’art. 31, commi da 3-bis a 3-quinques, d. lgs. 276/2003: “Le imprese agricole, ivi comprese quelle costituite in forma cooperativa, appartenenti allo stesso gruppo di cui al comma 1, ovvero riconducibili allo stesso proprietario o a soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinità entro il terzo grado, possono procedere congiuntamente all’assunzione di lavoratori dipendenti per lo svolgimento di prestazioni lavorative presso le relative aziende. L’assunzione congiunta di cui al precedente comma 3-bis può essere effettuata anche da imprese legate da un contratto di rete, quando almeno il 40 per cento di esse sono imprese agricole. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sono definite le modalità con le quali si procede alle assunzioni congiunte di cui al comma 3-bis. I datori di lavoro rispondono in solido delle obbligazioni contrattuali, previdenziali e di legge che scaturiscono dal rapporto di lavoro instaurato con le modalità disciplinate dai commi 3-bis e 3-ter.”
Il Ministero in una circolare ha chiarito che il contratto di rete individua il soggetto capofila tenuto a fare le comunicazioni con il modello UNILAV. Allo stesso soggetto sono assegnati tutti gli altri adempimenti: annotazioni sul L.U.L., buste paga, ecc…. Quindi anche se dal punto di vista ammnistrativo il dipendente ha una sola busta paga nella sostanza è dipendente congiuntamente di più datori di lavoro.
Il costo e gli oneri
organizzativi del personale vengono così suddivisi tra i soci della rete con
grandi risparmi e con maggiore sicurezza. La suddivisione emissione di una
fattura che, in relazione alla natura del costo, è senza IVA.
In questo modo molte aziende agricole, mettendosi in rete, possono creare organizzazioni comuni di lavoro realizzando importanti vantaggi:
1) possono offrire maggior
lavoro nel corso dell’anno
2) fidelizzano e professionalizzano
i dipendenti
3) ottimizzano i processi di
lavoro, vendemmia compresa
4) riducono la burocrazia.
A cura di Luca Castagnetti, Dottore Commercialista – Direttore Centro Studi Management DiVino di Studio Impresa.
Con queste FAQ cerchiamo di rispondere ai principali dubbi degli operatori che sono alle prese con la gestione dei nuovi obblighi introdotti. Gli argomenti oggetto delle FAQ saranno trattati su questo portale anche in maniera più approfondita.
Fonte: Sistemiamo l’Italia