Novità introdotte dal “Decreto liquidità”in materia di codice della crisi e dell’insolvenza

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Il “Decreto Liquidità” (D.L. n. 23 del
2020, in G.U. n. 94 dell’8 aprile 2020
) ha prorogato al 1° settembre
2021 l’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi e dell’insolvenza. Quali
potrebbero essere gli effetti di tale proroga sugli obblighi previsti dal comma
2 dell’art.2086 relativamente alla necessità per le imprese di dotarsi di
assetti organizzativi, istituzionali e contabili idonei a rilevare
tempestivamente la crisi in un’ottica di preservazione della continuità
aziendale?

Al fine di fornire sostegno alle imprese italiane, l’art.5 del Capo II
del Decreto Liquidità è intervenuto sul Codice della Crisi d’impresa e
dell’insolvenza – che sarebbe dovuto entrare in vigore, secondo l’originale
formulazione, il 15 agosto 2020 – prevedendone il differimento al 1° settembre
2021.

Rispetto al quesito posto
occorre, però, fare una precisazione relativamente alla ratio di tale
proroga.

Essa infatti non è da intendersi
quale occasione per ritardare eventuali interventi per ciò che concerne la riorganizzazione
degli assetti organizzativi e amministrativi; piuttosto, tale ritardo, deve
essere inteso come l’opportunità per “metabolizzare” e uniformarsi a tutte le
novità introdotte dal nuovo Codice della Crisi e dell’insolvenza.

In un contesto di crisi “non
fisiologica” come quella causata dall’emergenza COVID-19, sarebbe stato del
tutto impossibile procedere ad una corretta e completa applicazione di quella
che si configura come una riforma storica, che trova il suo fondamento proprio
nel concetto di continuità aziendale, oggi minata da un contesto
economico
del tutto instabile all’interno del quale gli indicatori
individuati per l’emersione della crisi non sarebbero stati assolutamente capaci
di assolvere alla loro funzione, ovvero distinguere le imprese capaci di
continuare la propria attività aziendale da quelle in default.

Si tratta quindi di norme
finalizzate ad evitare effetti dannosi, in un’ottica di tutela e salvaguardia
delle imprese che stanno subendo un periodo di inattività e di significativa
riduzione delle funzioni aziendali, ma che non inficiano quelli che sono gli
obblighi in capo alle imprese.

A cura di Nicola Lucido – Dottore Commercialista in Pescara, Dottore di ricerca in Economia Aziendale, Ricercatore area aziendale Fondazione Nazionale dei Commercialisti.

 

Con queste FAQ cerchiamo di rispondere ai principali dubbi degli operatori che sono alle prese con la gestione dei nuovi obblighi introdotti dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Gli argomenti oggetto delle FAQ saranno trattati su questo portale anche in maniera più approfondita.


Fonte: Sistemiamo l’Italia

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