Gli effetti prodotti dalle perditedi esercizio sugli indicatori della crisi

Home / Sistemiamo l'Italia / Gli effetti prodotti dalle perditedi esercizio sugli indicatori della crisi

La perdita di esercizio evidenzia indubbiamente una condizione di allerta con riferimento alla continuità aziendale. In tal senso, quali potrebbero essere le riflessioni al verificarsi di un risultato economico negativo?

Per
poter dare un’adeguata, seppur succinta risposta al quesito, occorre partire da
alcune considerazioni, limitanti se si considera l’ipotesi in cui il patrimonio
netto risulti negativo per effetto della perdita d’esercizio. In questa
specifica circostanza, infatti, le ipotesi interpretative non hanno alcuna
valenza.

Diverso
è il caso in cui la presenza della perdita non determini un patrimonio netto
negativo; a tal proposito ci si potrebbe soffermare, primariamente,
sull’analisi della sua origine, ovvero se la stessa sia riconducibile ad eventi
straordinari o alla gestione caratteristica dell’impresa. È naturale che,
nell’ambito della continuità aziendale, i presupposti mutano, se le perdite
siano dovute ad eventi straordinari o meno.

Ulteriore
considerazione potrebbe essere quella di constatare se la perdita sia
riconducibile o viceversa ai costi non monetari (principalmente ammortamenti e
accantonamenti). In tal senso, infatti, nulla vieta che nonostante una perdita,
l’impresa sia stata in grado di realizzare una forma di “autofinanziamento
proprio”. A titolo esemplificativo si ipotizzi una perdita di -100 a fronte di
+ ammortamenti per 150 e + accantonamenti per 250, da cui un autofinanziamento
pari a + 300. Al verificarsi di quest’ultima condizione, è bene comprendere
quali siano gli effetti prodotti sia sull’indice di adeguatezza patrimoniale
che sull’indice di ritorno liquido dell’attivo.

Da
ultimo, seppur non meno importante, ci sarebbero da valutare anche gli effetti
fiscali prodotti dalle perdite il cui valore, con le dovute differenze in
termini di deducibilità, ha come conseguenza un minor esborso finanziario a
tutto vantaggio della liquidità dell’impresa.

A cura di Nicola Lucido – Dottore Commercialista in Pescara, Dottore di ricerca in Economia Aziendale, Ricercatore area aziendale Fondazione Nazionale dei Commercialisti.

 

Con queste FAQ cerchiamo di rispondere ai principali dubbi degli operatori che sono alle prese con la gestione dei nuovi obblighi introdotti dal codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Gli argomenti oggetto delle FAQ saranno trattati su questo portale anche in maniera più approfondita.


Fonte: Sistemiamo l’Italia

Related Posts

Leave a Comment